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DENSHO
- Trasmissione per mezzo della scrittura |
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KUDEN
- Trasmissione per mezzo delle parole |
carattere
stampato |
SHINDEN
- Trasmissione divinamente ispirata |
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Sebbene
il DEN di una scuola marziale, che spesso
consiste in vaghi riferimenti o aforismi simili a indovinelli,
possa essere a conoscenza di tutti, coloro che non appartengono
alla stessa hanno poche possibilità di coglierne
il vero significato. Questi criptici assiomi sono sufficienti
a esprimere profondi segreti e solo l'allievo che percorre
la Via con il suo Maestro, potrà decodificarli,
poichè condividono il gergo della loro scuola. |
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STUDIO
DEI KATA - I PRIMI 5 METODI |
1°
- 2° - 3°
- 4° - 5° |
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PRIMO) :
"KATA OMOTE - WARU
HAYAI (diviso
rapidamente)"
Questo metodo prevede che ogni tecnica sia divisa
in due o più parti (scatti) per allenare:
1) la rapidità della contrazione
muscolare in due modi: chiudendo (concentrica) ed
espandendo (eccentrica) il corpo con la successiva
decontrazione.
2) La respirazione, effettuata in
modo molto rapida e che non sia legata alla lentezza
del gesto, dovrà eseguire la seguente metodologia:
a) ispirare da fermo (metabolizzare
l’aria immessa) ed successivamente espirare
rapidamente eseguendo la metà della tecnica
prevista, alla fine dello scatto ispirare rapidamente;
b) solito inizio; dopo la prima espirazione
e la metà della tecnica non bisogna ispirare
ma rimanere in apnea, tenere quella posizione rimanendo
molto concentrati ad esplodere, come sentirsi chiusi
in una sfera, questa forma di finta staticità
non ha un tempo definito, ognuno esploderà
con l’altra meta della tecnica quando sentirà
tutto il corpo rilassato eccetto l’HARA (il
centro delle forza) e la mente rilassata e pronta
a sorprendere, anticipare qualsiasi percezione di
movimento.
L’esecuzione del kata è molto lunga,
tra uno scatto e l’altro è bene che ci
siano più atti respiratori. Ad ogni scatto
stringere fortissimo i pugni prima di ispirare (stare
attenti a contrarre solo i pugni e non il resto del
corpo) questo potrà far allungare l’ispirazione
che dovrà essere eseguita con il rilassamento
del corpo e più rapida possibile. Nel fare
ogni scatto stare attenti ad non portare il sedere
in fuori ma effettuare il movimento facendolo partire
con la pancia (Hara) spingere verso la direzione delle
tecnica con la gamba d’appoggio. Risulterà
anche un buon allenamento per l’equilibrio.
Se a prima vista sembra solo un altro tipo di allenamento
fisico, con il giusto atteggiamento mentale (che non
dovrebbe mancare ad ogni lezione di karate) serve
per anticipare, parare, attaccare, provocare una situazione
di KYO nell’avversario, risulterà efficace
nella corta distanza.
Il metodo va eseguito per ogni kata anche URA.
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SECONDO)
: "KATA
OMOTE – KOKYU ICHI WAZA (una
respirazione ogni tecnica)"
La particolarità di questo metodo è
che ogni tecnica è accompagnata da un atto
respiratorio, come sopra ispirare da fermo ed espirare
nell’esecuzione della tecnica.
L’esecuzione deve avvenire “Waza no
kenkyu wo wasuruma” - lento: cercando di
unire più possibile l’espirazione al
movimento e solo alla fine, ad equilibrio e stabilità
acquisita, chiudere forte i pugni ed espandere la
muscolatura verso l’esterno come se il corpo
diventasse più grosso; - veloce: l’inizio
e la fine devono coincidono con uno solo scatto, come
nel primo metodo eseguendo la seconda parte del metodo
lento, solo la tecnica e più ampia. Particolare
attenzione va posta alle rotazioni, serve per acquisire
più rapidamente l’equilibrio e la stabilità.
La velocità del movimento tende a far perdere
la lucidità della menta che invece deve rimanere
pronta a modificare la propria azione cosa che può
avvenire solo se rimane concentrata nel muoversi con
l’Hara verso la direzione del Kime.
Allena il giovane allievo ha vincere il primo male
detto dal M. Kase (La paura), più a vanti serve
per bloccare un attacco nel suo nascere.
L'azione deve concludersi prima che l’avversario
possa modificare o aggiungere una reazione, la sua
distanza è leggermente più di un passo
dall’avversario.
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TERZO)
: "KATA
URA – KOKYU ICHI WAZA
(una respirazione ogni tecnica)"
Ha lo stesso metodo di allenamento del terzo
metodo solo eseguito con la parte opposta.
Una volta non esistevano i Kyon come oggi, pertanto
lo studio URA serve per allenare la muscolatura alla
stessa contrazione, forza, equilibrio, spostamento
e KIME. Tutto il corpo partecipa in armonia alla tecnica,
nessuna parte di esso deve esserne di impaccio, la
parte sinistra deve imparare a fare ciò che
fa la parte destra questo implica anche una maggiore
comunicazione con l’emisfero sinistro con l’emisfero
destro del cervello.
Infine previene i mali fisici, è saputo che
contrarre in modo errato il corpo può causare
traumi muscolari o articolari innescati dalle onde
che generiamo la quale colpiranno le parti più
deboli durante l’attacco o una difesa.
Inoltre tendiamo a ruotare sempre in senso, cosa che
può risultare molto fatale per evitare un attacco.
Questo metodo serve ad imparare ad eseguire in modo
efficace le rotazione sia a destra che a sinistra.
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QUARTO)
: "KATA
OMOTE – KONO ICHI WAZA (indietreggiando
una respirazione ogni tecnica)”
Ha lo stesso criterio di allenamento del terzo
metodo solo eseguito indietreggiando.
In questo metodo si apprendere delle rotazioni opposte
rispetto a quelle effettuate nei precedenti metodi,
ad allontanarsi da un attacco. Si effettua la tecnica
come se venisse fatta in avanti (pressione, Hara,
atteggiamento) ciò fa acquisire la capacità
di opporsi ad un attacco pur indietreggiando.
La difesa va effettuata all’ultimo istante mantenendo
la massima lucidità mentale, inducendo l’avversario
a credere di essere sicuro di aver messo a segno l’attacco,
questa certezza inibisce nell’avversario lo
stimolo di effettuare una reazione di difesa.
Inoltre lo stato mentale deve “pensare”
di colpire prima di difendersi, questo atteggiamento
deve permette di concludere lo spostamento prima che
l’avversario sia a metà della sua tecnica,
lasciando il tempo necessario per vedere l’attacco
e decidere di parare e contrattaccare o attaccare.
La distanza dall’avversario non consente di
effettuare un passa in avanti.
Si effettua in due direzione, UNA rispecchiando l’Enbusen
del kata, l’ALTRA, anche se rispetta il disegno
del kata, la sua esecuzione sembrerà effettuata
d’avanti ad uno specchio. Sarebbe bene eseguirli
anche URA.
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QUINTO)
: "KATA
OMOTE – KOKYU NI WAZA (una
respirazione ogni due tecnica)”
Questo metodo è la base dell’unione
delle tecniche e della transizione del kata. Qui si
apprende il ritmo.
I Kata racchiudono delle combinazioni di tecniche,
che se pur al suo interno rimangono divise nella contrazione
e kime, dovranno essere eseguite con un’unica
espirazione. Eccezionalmente questa regola, in alcuni
kata superiori, è suddivisa da piccola e rapidissima
ispirazione fatta anche in movimento o da altrettanta
rapidissima apnea.
Chi esegue il kata deve far percepire a chi osserva
che la combinazione è devastante e le tecniche
penetrare l’avversario mantenendo una visione
al rallentatore di ciò che ha fato e potrebbe
fare, senza distogliere lo Zanshi per effettuare con
continuità tutte le altre combinazioni fino
alla fine, come aver affrontato più avversari.
Questo metodo è espressione di: forma, dinamica,
rapidità velocità, stabilità,
equilibrio, calma, lentezza, forza, cedevolezza, vigore,
eleganza, fierezza, Kime, Ki, Kokyu, Zanshi e tanto
altro.
Introduce al metodo nr. 13.
Questo E’ il Kata
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del M°
Renshi Emiliano ALBERTI |
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