http://www.karatevolterra.org
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UN'ARTE MARZIALE DALLO STILE MORBIDO
PER FARE ESPERIANZA DI SE STESSI
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Il punto di partenza nella pratica dell'Aikido
è il Budo, l'arte marziale o meglio, le arti marziali
tradizionali, opportunamente rielaborate e adattate. Ju-jitsu,
kenjutsu (tecniche di spada) e jojutsu (tecniche di bastone),
sono finalizzate alla neutralizzazione di uno o più persone
disarmate o armate, utilizzando bloccaggi, leve articolari e
proiezioni. Tra questo avvio e la meta, rappresentata dall'armonia
(AI) con la forza vitale della Natura (KI), si trova la via
(DO) che ci è dato di percorrere, sinonimo di vita. Il
primo livello - fisico - di questa via è la difesa personale.
Il secondo livello - mentale - è la conoscenza di se
stessi. Il terzo livello - spirituale - è la concezione
della divinità insita nella natura. A prima vista l'Aikido
appare, e lo è, come un elegante metodo per la ricerca
dell'equilibrio psico-fisico. Esso adotta come suo principio
fondamentale una serie di movimenti basati sulla rotazione sferica.
Le tecniche, e i concetti che ne derivano, si sviluppano prevalentemente
su un movimento circolare il cui perno è colui che si
difende stabilizzando il proprio baricentro e decentrando quello
dell'avversario inserendolo nella propria orbita e sfruttando
l'energia dell'avversario neutralizzandola. Oltre quest'apparenza,
si nasconde la filosofia alla base dell'insegnamento del Maestro
Ueshiba Morihei, il fondatore dell'Aikido: la non-contesa. In
Aikido non esitono nè combattimenti, nè lotte,
per cui, l'Aikido non è uno sport. I sistemi e gli scopi
dell'allenamento differiscono gradualmente, a seconda delle
epoche e dell'evoluzione della sua pratica, naturalmente, della
personalità dell'aikidoka.
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M° Ueshina Morihei |
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(torna
sù) |
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Curriculum
Vitae - Giorgio SAPI'A |
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Giorgio SAPI'A,
nato il 10 Febbraio 1948, residente a Pomarance (PI), - Cellulare
340 408 4169 |
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e-mail: glueckpilz@email.it |
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Inizio della pratica - 15 marzo
1968 |
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Co-fondatore dell'Ailkikai d'Italia a
Desenzano - Agosto 1970 |
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1° Dan - il più
giovane in Italia - 3 Novembre 1972 |
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Responsabile dell'Aikikai per la Sicilia
- Gennaio 1973 - Luglio 1975 |
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2° Dan - Aprile
1975 |
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Emigrazione in Germania e passaggio al
professionismo - 26 Luglio 1975 |
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Fondazione del Dojo di Heidelberg - 4
Agosto 1975 |
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2 anni di pratica dello Zazen - 1976
- 1977 |
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2 mesi in Giappone - Settembre - Ottobre
1977 |
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Fondazione dei Dojo di Monaco e Zurigo
- Febbraio 1978 |
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Fondazione della propria Federazione
- Aprile 1978 |
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Fondazione dei Dojo di Norimberga e Vienna
- Febbraio 1979 |
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2 mesi in Giappone - Settembre - Ottobre
1984 |
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2 mesi in Giappone - Settembre - Ottobre
1986 |
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4° Dan - Ottobre
1986 |
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2 mesi in Giappone - Novembre - Dicembre
1987 |
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Insegnamento in Australia - Gennaio -
Febbraio 1988 |
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2 mesi in giappone - Gennaio - Febbraio 1990 |
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2 mesi in Giappone - Novembre - Dicembre 1991 |
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5° Dan - Gennaio 1992 |
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2 mesi in Giappone - Novembre - Dicembre 1996 |
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6° Dan - il più giovane
italiano - Gennaio 1997 |
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Ritorno in Italia e ritiro dal Professionismo - Aprile
1998 |
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Oggi insegna a Volterra e Monaco il proprio Hojo
Aikido (Legge della Natura), che mira alla conoscenza di se stessi. |
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E' stato allievo: |
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Nell'Aokiaki, di Tada Sensei. 9° Dan |
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Nel Ki non Kenkyukai , di Tohei Sensei, 10° Dan |
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Nel Nishio no Aikido, di Shibata Sensei, 8° Dan |
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Nel Daito-Ryu Aikijujutsu |
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(torna sù) |
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Biografia
del - M° Ueshiba Morihei |
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Il Maestro Morihei Ueshiba nasce
il 14 dicembre 1883 a Tanabe, che si trova nella prefettura di
Wakayama, quarto genito e unico maschio di 5 figli di un contadino
benestante e funzionario del locale consiglio comunale.
Tra i 7/8 anni, per la sua fragile costituzione e la sua salute
cagionevole, Ueshiba preferisce chiudersi in casa e studiare le
antiche scritture cinesi sotto la guida di un prete Buddista:
pensava di diventare un monaco Buddista.
Per rafforzare la costituzione del figlio il padre lo spinge al
nuoto e al Sumo: l'aggressione che il padre di Morihei subisce
poco dopo, gli fa cambiare idea e si dedica soltanto alle Arti
Marziali.
Nel 1900, finiti gli studi, lavora prima nella Pubblica Amministrazione,
poi si trasferisce a Tokyo dove, un anno dopo, inizia il Tenjin
Shin'yo-ryu Jujutsu mentre intraprende un'attività commerciale
in proprio.
Nel 1903 si sposa e poi si arruola nell'esercito. Dopo essersi
distinto in questo ambiente, nel 1906 si congeda dall'esercito
e torna a casa. Studia il Judo nel suo granaio e impara lo stile
Kodokan.
Nel 1915 incontra Sokaku Takeda (Maestro della Daito Ryu (aiki)
Jujutsu): questo incontro getterà le basi per quello che
diventerà poi l'Aikido.
Dal 1917 al 1922 è un susseguirsi di gioie e di dolori:
muore il padre, nasce il primo figlio, nasce e muore il secondo
figlio, muore la madre.
Si accosta allora alla religione Omoto e alle sue tecniche di
chiukan kishiu (calmare lo spirito e ritornare ad uno stato divino).
Poco dopo riesce ad aprire l'Accademia Ueshiba il cui dojo occupava
parte della stessa casa del Maestro.
Nel 1925 fa una dimostrazione per l'allora Primo Ministro Nipponico
di quella nuova forma di Arte Marziale che si differenzia per
l'abilità tecnica delle varie discipline e per la profondità
spirituale con la quale esse vengono affrontate.
Nel 1926 insegna alla Corte Imperiale e al Ministero della Casa
Imperiale, mentre nel 1931 insegna anche all'accademia della Polizia.
Dal 1930 al 1940 si dedica allo studio e all'approfondimento della
Sua arte, che dapprima si chiama Aiki-Budo e che nel 1941/42 divenne
definitivamente Aikido.
Nel 1933 pubblica il libro "Budo Renshu", mentre nel
1938 è la volta del manuale tecnico "Budo".
Dal 1950 viaggia per il mondo per diffondere la Sua nuova arte
fino a quando non si spegne il 26 aprile 1969.
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(torna sù) |
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